martedì 6 aprile 2010

La Tragedia Greca e Tespi

LA TRAGEDIA GRECA

E' una delle forme più antiche del teatro nasce intorno al VI secolo a.C. nell'Antica Grecia, in onore del dio Dioniso. Deriva dal greco "tragos" (capra) e "oidé" (canto).
Ci sono tante teorie che tentano di spiegare le origini di tale scelta.

1) La prima riguarda le feste dedicate al dio della fertilità, durante le quali venivano promossi dei concorsi, in cui gareggiavano vari gruppetti di persone in una sfida alla tragedia migliore. Il vincitore si sarebbe portato a casa il trofeo, per l'appunto una capra.

2) La seconda teoria, potrebbe spiegare il termine "tragos" ricorrendo al materiale con il quale venivano fatte le maschere utilizzate per l'aumento della voce del'attore.

Inizialmente la tragedia nasceva come rito reigioso, come processione di un coro di preghiere in cui si raccontava di un mito, spostandosi da un luogo all'altro, successivamente poi si introdusseuna nuova figura, il risponditore o Ipocrita, che si staccava dal coro e fungeva da intermediario tra questo e il Dio. Da qui nacque la necessità di creare un luogo fisico ove rappresentare la tragedia: un altare centrale e una struttura a semicerchio dove sedeva il pubblico. In genere il teatro veniva posizionato in altezza, su colline, per garantire visibilità a tutti sfruttando al pendenza del terreno.

Per quanto concerne le tematiche tragiche, si passò rapidamente dalla rappresentazione di divinità, che venivano umanizzate, alla rappresentazione di semidei e di eroi, analizzati nella loro caduta.

I più importanti e riconosciuti autori di tragedie furono Eschilo, Sofocle e Euripide, che in diversi momenti storici, affrontarono i temi più sentiti della loro epoca.



TESPI
(Icaria,566 a. C. - ...)
E' stato un semileggendario poeta e drammaturgo greco antico.

Aristotele riferisce che organizzò e vinse il primo concorso drammatico in Atene nel 534 a.C. A Tespi viene attribuita l'invenzione della tragedia greca, con la separazione dell'attore dal coro per dare vita ad un azione drammatica; prima di lui le forme di dramma tragico si limitavano ad alcune canzoni.

Tespi si spostava da una città all'altra dell'Attica con un carro sul quale innalzava un palco; due attori con i visi dipinti cantavano dei cori di argomento storico. Dopo qualche tempo vi aggiunse un terzo attore, il quale separatamente dai cori recitava dei versi.