ESCHILO
Nacque da una famiglia aristocratica nel 525-524 a.C. ad Eleusi, cittadina dell'Attica satellite di Atene. Troppo giovane per prendere parte ai primi avvenimenti dell'epoca, sappiamo che era un guerriero e prese parte anche alla famosissima battaglia di Maratona insieme ai suoi due fratelli.
Eschilo iniziò già nel 499, a ventisei anni, a farsi conoscere al pubblico ateniese con la sua opera teatrale.Vinse nel484 il primo premio alle feste di Dioniso, concorsi dedicati alla rappresentazione delle tragedie e si aprì così per lui un periodo d'oro durato una generazione.Nel 468 perdette per la prima volta il primo premio scalzato dal giovane Sofocle, anche se riconquisto il primato l'anno successivo con i " Sette contro Tebe". La sua migliore rappresentazione fu la trilogia Orestiade, che gli fece ottenere probabilmente il maggior successo. Nel 456 morì a Gela , in uno dei suoi viaggi in Sicilia.
Struttura delle sue tragedie
Di norma le sue tragedie hanno uno svolgimento semplice e lineare, una struttura della vicenda semplificata al massimo e un ritmo decisamente lento, ma reso più veloce da una ricca coreografia e sfondi estremamente rappresentativi. Inoltre anche i concetti di spazio e tempo contribuiscono a movimentare l'azione.
La lentezza e la staticità latente non sono però d ainterpretarsi come un errore che si cerca di nascondere, bensì sono la base stessa della tragedia, queste caratteristiche infatti alimentano la paura e la tensione scenica.
Le Opere
- Agamennone
- Coefore
- Eumenidi
- Prometeo incatenato
- I Persiani
- Sette contro Tebe
- Supplici
Di opere ce ne sono circa ottanta, ma complete ne sono sette! Le ultime quattro, vengono definite opere minori e la più famosa è il Prometeo Incatenato. Le tre maggiori, invece, vanno a formare la trilogia dell'Orestiade, che secondo alcuni studiosi deve essere collocata subito dopo l'Iliade e l'Odissea.
Innovazioni
Eschilo, dopo il primo attore contrapposto al coro, inserito da Tespi, fu il primo ad aggiungerne un altro. La presenza del secondo attore sconvolge la concezione scenica della precedente tragediografia e la primitiva tragedia si trasforma in un dramma tragico. In questa nuova impostazione infatti diventa il dialogo parte portante della tragedia e il coro, a meno che non sia esplicitamente protagonista, assume un ruolo di supporto all'azione drammatica.
Un ulteriore innovazione fu l'aver ideato lo svolgimento dei tre drammi della trilogia secondo un'unità tematica: la trilogia legata. Questa innovazione venne introdotta per la necessità di amplificare il pàthos della vicenda dal singolo dramma ad un quadro decisamente più ampio dove poter trovare una più piena e completa espressione.
Un esempio di trilogia legata è proprio l'Orestea.
Temistio da il merito a Eschilo di aver introdotto in scena anche il terzo attore,presente già nell'Orestea, ma Aristotele attribuisce invece questa innovazione al successivo Sofocle.
Lo Stile
Lo stile di Eschilo è estremamente complesso. E' ricco di espressioni retoriche, neoformazioni linguistiche e arcaismi molto ricercati. La sintassi è essenziale e ai limiti dell'ermetismo.
Link utili
http://www.facebook.com/pages/Eschilo-Aischylos/56254796439?ref=ts
http://it.wikipedia.org/wiki/Orestea
http://www.youtube.com/watch?v=YaG0OLeZnAo